domenica 13 aprile 2014

Immaginazione non significa menzogna

Monsieur Craistang, professore di francese a Belleville, sorprende tre suoi allievi che si passano sotto banco uno schizzo satirico: una folla inferocita marcia dietro uno striscione che recita "Craistang ti faremo la pelle". La punizione è immediata: per il giorno successivo dovranno portare portare un tema basato sull'ipotesi che i genitori possano ritornare bambini e i bambini diventare improvvisamente genitori. Ma lo scambio dei ruoli da ipotetico si fa ben presto reale e i "signori bambini" Igor, Joseph e Nourdine si trovano a dover fare la parte degli adulti in una complicata e contraddittoria Bellevile contemporanea. A dirne le avventure è il padre di Igor, Pierre, morto di Aids per una trasfusione, che nel suo pigiama a righe narra dalla tomba al cimitero Père Lachaise. Grazie alla prospettiva stravolta e intenerita della voce narrante, cose e persone sono viste in modo insieme allucinato e lucido, favoloso e dolce. E alla fine sorge il dubbio che sia stato proprio Pierre a combinare tutto per restituire un po' della felicità scomparsa con la sua morte.
Contemporaneamente alla pubblicazione del libro di Daniel Pennac in Francia nel 1998 è uscito il film omonimo diretto dall'amico Pierre Bruton. Scrittore e regista si sono sfidati e hanno lavorato assieme al progetto di raccontare, ciascuno a suo modo, la stessa storia. Unica condizione: l'uno non doveva leggere il libro prima che l'altro vedesse il film.

"Immaginazione non significa menzogna", con queste parole si apre il libro di Daniel Pennac, parole che vi accompagneranno fino alla fine della storia e che farete vostre. Un libro esilarante, ambientato in un quartiere alle porte di Parigi, che vi farà ridere, divertire, viaggiare coi personaggi per le strade della città, ma soprattutto vi farà riflettere. Perché, in fondo, se voi foste dei ragazzini di tredici anni e vi svegliaste il giorno dopo con trent'anni compiuti come vi comportereste? E se nel frattempo i vostri genitori si fossero rimpiccioliti, tornando bambini? 
Insieme a Igor, Joseph e Nourdine scopriremo come troveranno una loro soluzione al problema, cercando di capire se di vero problema si tratta.
Con una scrittura impeccabile e per nulla ostica, Pennac ci fa riflettere su cosa significa essere bambini e cosa essere genitori, e ci aiuta a capire i punti di vista di entrambi i ruoli, con le loro difficoltà, le loro gioie, i loro problemi e le loro soluzioni.
E allora ricordate: "immaginazione non significa menzogna!"

Signori bambini,
Daniel Pennac,
Feltrinelli, 1998

Buona lettura, 
Vi.

Nessun commento:

Posta un commento